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mercoledì 12 ottobre 2011

Egitto e Mesopotamia -relazione libro "In mezzo ai fiumi"

I POPOLI DELLA MESOPOTAMIA

Mesopotamia “in mezzo ai fiumi”



Si sviluppano le prime civiltà
del mondo antico




CARATTERISTICHE AMBIENTALI DELLA MESOPOTAMIA (pag. 32-33-34)

Costituisce l’estremità della “mezzaluna fertile”.
Terra arida e pianeggiante, frequenti allagamenti a causa delle piene irregolare e imprevedibili dei due fiumi.


Nascita dell’agricoltura che poteva essere praticata
dopo lavori di irrigazione e canalizzazione


Nascita della civiltà urbana: gli abitanti iniziarono a raccogliere e selezionare il cibo (orzo, grano), successivamente iniziarono a conservarli in grandi depositi (silos). Impararono anche l’artigianato e fondarono le prime città, poi, nel 3.000 a.C., inventarono la scrittura (inizio della storia).
La Mesopotamia, grazie alla sua posizione geografica, divenne una grande potenza commerciale perché era facilmente raggiungibile via terra e via mare, ma questa caratteristica la esponeva a rischi di continue invasioni.
Tra il 3.000 e il 55° a.C. si susseguirono diversi popoli in questa regione ma la civiltà rimase originale e unitaria.

I SUMERI (pag. 34-35-36)

“popolo delle teste nere”
Prima civiltà della Mesopotamia
3.500 a.C.
Prime città fondate: Uruk, Ur, Lagash, Imma, Nippur

3.000 a.C. Inventarono la scrittura

Città Stato: ogni città sumera era indipendente dall’altra e formava un vero e proprio Stato.
conseguenza
non ebbero mai una stato unitario.
Guidate da un Re-sacerdote che aveva un potere politico e religioso gestito in un:


Tempio Palazzo: luogo di culto, centro direttivo dell’economia, magazzino, mercato e scuola.
Con il passare del tempo il Re assunse il controllo totale del paese, il re Lugal (grande uomo) era un esecutore del volere divino, era il rappresentante degli dei sulla terra.

I Dei sumeri:
ANU: signore del cielo
ENIL: dio del vento e delle tempeste Dei maggiori legati all’agricoltura
ENKI: dea della Terra

Tutta la cultura (leggi, opere letterarie, gli astri) dei Sumeri si basava sugli dei.

GLI ACCADI (pag. 36-37-38)

2.350 a.C. grazie a Sargon (leggendario condottiero) subentrarono ai Sumeri, conquistarono tutte le loro città e, dopo essersi stanziati nella regione centrale della Mesopotamia (Accad), unificarono per la prima volta l’intera regione.
Il re dominava su tutti i popoli per volere degli dei ma era un potere più politico che religioso.

2.250 a.C. crollo dell’impero accadico per mano dei gutei (popolo nomade), breve
rinascita dell’impero sumero grazie alla città di Ur.
Massimo splendore sumerico, la città di Lagash fu abbellita con splendidi
monumenti tra i quali una Ziggurat (piramide a gradoni, tempio sacro)

2.000 a.C. declino definitivo dei Sumeri.

I BABILONESI (pag. 38-39-40)

Prima erano chiamati morrei perché proveniente dalla zona di Amurru, in Libano.
Popolo nomade meno colto dei sumeri ma con il tempo riuscì a sottomettere e ad assorbire la loro cultura.
Dalla fusione dei sumeri e morrei nasce una nuova e splendida civiltà: I BABILONESI, che prende il nome da Babilonia, prima città fondata dagli morrei.
Unificarono tutta la Mesopotamia e la capitale era babilonia che si trovava sulle rive del fuime Eufrate.

Fu abbellita da giardini e monumenti tra i quali una Ziggurat
alta ben 90 mt. (la famosa torre di Babele).

1.750 a.C. massima potenza del regno sotto il controllo di Hammurabi


Aveva grandi doti politiche e fece un’unica grande raccolta di leggi: IL CODICE DI HAMMURABI, il quale ad ogni norma corrispondeva una pena per chi la infrangeva. Questo garantiva una vita più ordinata

LA SOCIETA’
Il re possedeva la maggior parte delle terre, un’altra parta era data ai funzionari e ai capi militari come ricompensa dei loro servizi. Molto diffusa era anche la proprietà privata.
Queste terre erano coltivate da schiavi e contadini semiliberi. Esistevano anche attività mercantili e artigianali.
ECONOMIA
Era molto diffuso il baratto, poi iniziò anche ad esserci lo scambio di merci con argento o metalli preziosi. Nacque anche il prestito a interesse e chi non poteva restituire il debito pagava con la schiavitù.

Dopo la morte di Hammurabi l’impero crollò sotto la pressione dei vicini popoli nomadi. Gli ITTITI presero il sopravvaneto.

GLI ITTITI (pag. 40-41-42)

2.300 a.C. si stabilirono in Anatolia, zona montagnosa priva di fiumi, poco adatta per l’agricoltura ma ricca di minerali nel sottosuolo e di foreste














LA CIVILTA’
Assorbirono la cultura mesopotamica e adattarono la scrittura alla loro lingua
In trono non era ereditario ma il re veniva eletto da un’assemblea di uomini liberi (pankus).
Il re era esclusivamente un capo militare e non era considerato un rappresentante degli dei.
La classe dei guerrieri era molto importante e le leggi erano più miti e tolleranti.

1.650-1.531 a.C. unificarono i territori sottomessi e si avviarono per conquistare la Siria e la Mesopotamia, quest’ultima conquistata nel 1.550 a.C. (fine dell’impero Babilonese)

1.440-1.200 a.C. massimo splendore ittita, si impadroniscono di tutta la Siria, si scontrano contro l’Egitto nella battaglia di Quadesh dove non ci fu nessun vincitore, ma segnò la fine degli ittiti che furono travolti dai “popoli del mare” (1.200 a.C.)

GLI ASSIRI (pag. 42-43)

1.300 a.C. grazie al loro potente esercito conquistarono l’indipendenza e iniziarono ad
espandersi

1.000 a.C. fondarono un vasto impero che si estendeva dal Mediterraneo all’altopiano
iranico.

800-650 a.C. massima espansione fino al Vicino Oriente

721 a.C. sottomisero Israele grazie al re Sargon II, Babilonia fu rasa al suolo.
L’ultimo re assiro, Assurbanipal, sottomise anche l’Egitto.
IL REGNO DI ASSURBANIPAL (668-626 a.C.)
Unificazione di tutte le civiltà dell’Antico Oriente
La capitale fu spostata ad Assur a Ninive che fu abbellita da palazzi e monumenti che celebravano le imprese assire, fu dotata di una grande biblioteca dove il re riunì tutte le testimonianze scritte della cultura mesopotamica (25.000 tavolette di argilla)

IL MILITARISMO ASSIRO
La guerra fu l’attività essenziale degli assiri, l’esercito era composto da tutti i cittadini atti alle armi e fedeli al re
L’esercito era diviso in:
CAVALIERI: dotati di carri da combattimento
FANTI dotati di ingegnose macchine per gli assedi.

Gli assiri non avevano un’amministrazione efficiente e per mantenere i territori conquistati ricorrevano alla violenza per sottomettere i popoli.

LA DECADENZA ASSIRA
Tutti i popoli conquistati dagli assiri (Babilonia, Palestina, Fenicia, Egizi, Medi) si coalizzarono e per tre secoli assediarono l’impero assiro.
Nel 612 a.C. espugnarono e rasero al suolo Ninive (capitale assiro) e questa data pone fine all’impero assiro del quale non avremo più tracce.

GLI EGIZI (pag. 50-51)

Date da ricordare:
3000-2260 a.C. Antico Regno, Il faraone Menes unifica L’Egitto, controllo del Nilo, vengo costruite le piramidi

2052-1700 a.C. Medio Regno, l’Egitto raggiunge il suo massimo splendore

1550-1070 a.C. Nuovo Regno, l’Egitto diventa un vasto impero e sottomette Palestina e Mesopotamia

332 a.C. Alessandro Magno conquista l’Egitto, fine dell’impero egizio.

La civiltà egizia si sviluppa lungo le rive del Nilo perché, grazie alle sue piene, inondava e ricopriva le terre, che si trovavano lungo la sua via, ricoprendole di Limo e le rendeva fertili.
Gli egizi, quindi, avevano un’agricoltura fiorente ma scarseggiavano di materie prime. Erano quindi costretti a cercarle altrove; importarono dal Libano il legno, il rame e l’oro dal Sinai e l’avorio dalla Nubia e proprio per questo motivo la civiltà egizia si espanse verso queste regioni.
Considerato quanto detto prima possiamo affermare che la vita economica e la civiltà egizia dipendono dal Nilo. Le precise e costanti alluvioni rendevano i terreni costeggianti il Nilo sempre fertili e quindi garantiva una coltivazione inesauribile. Oggi queste piene sono fermate dalla diga di Assuan costruita tra il 1960 e il 1971.

Caratteristiche del Nilo e terreni fertili:
Lunghezza Nilo: 6000 Km
Ampiezza delta:circa a 200 Km dal mare ampio 250 Km
Lunghezza oasi coltivabile: 850 Km
Larghezza oasi coltivabile: 6 Km nel punto più largo e 1 Km. In quello più stretto.
Tipi di coltivazioni:

Orzo
Grano
Legumi
Frutta
Verdura
Lino per i tessuti
Vite per il vino

Oltre all’agricoltura esisteva anche l’allevamento di buoi, pecore ed asini.
In aggiunta a tutto ciò c’era anche la caccia, le acque del Nilo erano ricche di pesci e nei vicini territori abbondava la selvaggina, l’unico animale che veniva risparmiato era il leone (re del deserto) la cui caccia era riservata solo al faraone.
Il Nilo era perfettamente navigabile anche nei periodi di piena favorendo così gli scambi commerciali e i trasporto di persone da un capo all’altro del paese.

L’importanza di questo fiume fece si che scoppiarono dei contrasti fra le città per il dominio del fiume, di conseguenza nacquero delle alleanze che diventarono poi dei veri e propri stati fino a che, nel 3200 a.C., si ridussero a due soli regni: Il Basso Egitto a nord e l’Alto Egitto a sud.
Nel 3000 a.C. il re guerriero Menes unificò l’Egitto formando un unico grande Stato unitario.

Possiamo dividere la storia dell’Egitto in quattro periodi:

Antico Regno 3000-2260 a.C.
Medio Regno 2052-1700 a.C.
Nuovo Regno 1500-1070 a.C.
Età tarda o della decadenza

Tra un regno e l’altro ci furono dei periodi intermedi caratterizzati da crisi sociali e disordini.
Dopo il Nuovo regno ci fu un periodo di decadenza alternato a brevi periodi di rinascita.
Nel 525 a.C. i persiani si impadronirono dell’Egitto mettendo cosi fine all’indipendenza egiziana, passò poi nelle mani dei greci e quindi dei romani nel secolo I a.C.

ANTICO REGNO (pag. 53)

3000 a.C. unificazione
Prima capitale fu Tinis, poi fu trasferita a Menfi (nel nord Egitto)

2700-2500 a.C. Massimo splendore egizio, conquistarono il Sinai, la Libia e la Nubia.

2200 a.C. crisi economica e carestia, potere statale più debole,
i governatori e i sacerdoti accrebbero il loro potere
conseguenza: il paese precipita nel disordine.

MEDIO REGNO (pag. 53)

2100 a.C. una dinastia di principe provenienti da Tebe riuscì a riunificate il regno
Inizio del Medio Regno
La capitale fu spostata a Tebe

1850 a.C. i faraoni riconquistarono le terre perdute, rafforzano lo Stato e avviano nuovi
lavori di bonifica del deserto
L’EGITTO RAGGIUNGE IL CULMINE DELLA SUA POTENZA

1700 a.C. invasione degli hyksos, insediarono il delta del Nilo e vi fondarono la loro
Capitale, Avaris. Dominarono il paese per circa 200 anni.
Il dominio degli hycsos fu essenzialmente militare.

NUOVO REGNO (pag. 54)

1570 A.c. il re di Tebe Kamose cacciò gli hyksos e riunificò il paese
La capitale torna ad essere Tebe
La reggia del faraone sorgeva accanto al tempio del dio Amon, il dio
del Sole, che da allora divenne il dio nazionale degli egizi.



LA SOTTOMISSIONE DEL VICINO ORIENTE E DELLA MESOPOTAMIA (pag. 57)

1.248 a.C. battaglia di Quadesh contro gli Ittiti (Ramses II era a capo dell’Egitto)


Segna la fine del processo di espansione dell’Egitto
I sacerdoti accrebbero la loro importanza e le loro ricchezze
Il dio Amon (dio del sole) perde la sua importanza.

AMENOFIS IV: IL FARAONE GIUSTO (pag. 57)

1.377-1.358 a.C. era detto il “re filosofo”, con l’aiuto di sua moglie Referti, cercò di migliorare la vita del popolo liberandosi dei sacerdoti del dio Amon e diede vita ad una religione monoteista che prevedeva il culto di un solo dio buono e generoso, ATON.
In questo modo i cittadini non dovettero più versare grossi tributi ai sacerdoti i quali reagirono scagliando maledizioni contro Aton e i suoi fedeli.

Quando Amenofis IV morì i sacerdoti distrussero tutti i templi di Aton e sterminarono i suoi fedeli. Ristabilirono così il loro potere.

L’INVASIONE DEI “POPOLI DEL MARE” (pag. 57)

1.200 a.C. i popoli del mare attaccarono tutto il bacino del mediterraneo compreso l’Egitto. Ramses III, ultimo grande faraone del Nuovo Regno, li affrontò e vinse una serie di battaglie terrestri e navali, riuscì così ad evitare il crollo del suo impero.

LA FINE DEL NUOVO REGNO (pag. 56)
Le cause furono:
Indebolimento dopo la fine delle battaglie contro i popoli del male
Il potere dei sacerdoti divenne più forte di quello dei faraoni
Perdita completa di tutti i possedimenti asiatici
Pressione dei popoli vicini, in particolare gli Assiri

900 a.C. l’Egitto passe nelle mani di una dinastia nubiana

670 a.C. gli Assiri sottomettono gli egizi e saccheggiano Tebe

664-525 a.C. ultima rinascita dell’egitto, periodo saita (da Sais, nuova capitale)

525 a.C. i persiani si impadronisco definitivamente dell’egitto riducendolo ad una semplice provincia del loro impero. Fine dell’indipendenza egizia durata circa 2.500 anni

332 a.C. Alessandro Magno si impadronisce dell’Egitto, successivamente fu controllata dai Tolomei (Grecia) per circa 3 secoli.

30 a.C. l’Egitto passa sotto il dominio dei romani.


ORGANIZZAZIONE DELLA CIVILTA’ EGIZIA (pag. 56-57)
La società egizia era divisa in classi:

FARAONE

SACERDOTI

NOBILI

FUNZIONARI DELLO STATO

MILITARI

CONTADINI, ARTIGIANI, OPERAI E SCHIAVI


FARAONE: era il capo di tutto, il rappresentante degli dei sulla terra
SACERDOTI: ruolo molto importate in quanto l’Egitto era una civiltà molto religiosa
NOBILI: gente ricca
FUNZIONARI DELLO STATO: amministravano il regno
MILITARI: minore rilevanza, l’esercito era composto da mercenari che combattevano in cambio di soldi e da soldati-contadini che in cambio del loro servizio ricevevano terreni da coltivare.
CONTADINI, SCHIAVI, OPERAI E ARTIGIANI: rappresentavano la maggior parte della popolazione.

I gruppi sociali erano ben distinti perché godeva di diritti e doveri diversi e svolgevano attività diverse.

LE PIRAMIDI (pag. 57)

3.000-2.700 a.C. i faraoni venivano sepolti a Saqqara, la città dei morti.

Intorno al 2.700 a.C. Imhtep (architetto) ideò e realizzò la prima piramide (alta 60 mt) per il faraone Zozer (III dinastia, 2.600 a.C.). Da questo momento tutti i faraoni adottarono questo tipo di sepoltura.

La piramide più importante fu quelle del faraone Cheope, alta 160 mt.

I FUNZIONARI: I VIZI E GLI SCRIBI (pag. 58)

Funzionari: chiamati vizir dagli studiosi, amministravano il tesoro dello stato, comandavano l’esercito. Esercitavano la giustizia e controllavano la vita pubblica. Da lui dipendevano tutti colore che curavano gli affari dello stato (burocrazia).

Scribi: facevano parte del gruppo dei funzionari ed erano molto importanti perché per gestire lo stato c’era bisogno della scrittura, quindi, godevano di parecchi privilegi.



I SACERDOTI (pag. 58-59)
Avevano funzioni e posizioni molto importanti in quanto la religione aveva un ruolo fondamentale per gli egizi.
Celebravano tutti i riti religiosi e i sacrifici necessari per godere del favore degli dei
Ricevevano offerte dal popolo
Amministravano grandi estensioni di terre
Erano medici, astronomi e matematici.

CONTADINI E SCHIAVI (pag. 59)
Erano alla base della scala sociale.
La loro vita era dura e ingrata
Quando non coltivavano le terre potevano essere arruolati dallo stato per compiere lavori di manodopera (costruzioni di templi sacri, scavi per i canali, insomma tutti i lavori più duri)
Parte dei loro raccolti finiva allo Stato e messa nei magazzini, a loro rimaneva solo la minima parte
Gli schiavi vivevano ancora peggio: erano prigionieri di guerra e stranieri che provenivano nella zona del Nubia e venivano venduti al mercato degli schiavi.

LA RELIGIONE
Era strettamente legata alla natura e in particolare al Nilo perché dalla natura poteva venire un raccolto ricco e abbondante ma anche siccità devastazione e morte.
Quindi le forze della natura avevano un potere illimitato e misterioso, da esse dipendevano la vita o la morte, cioè gli egizi dipendevano dal volere degli dei.

La religione era di tipo politeista, adoravano come divinità gli animali i quali rappresentavano la forza e la fertilità (lo sciacallo, il falco, il gatto, il coccodrillo, il bue…..)
ANUBI: dio sciacallo
SOBK: dio coccodrillo
ORO: dio falco
THOT: dio ibis

Quando il regno venne unificato iniziò la divinazione della natura:
AMON-RA: il dio Sole
GEB: la dea Terra
NUT: dio del Cielo

Ogni dio avevo un su templio e un suo culto
Gli egizi erano il popolo più religioso di tutti i popoli antichi.

IL CULTO DEI MORTI (OSIRIDE: DIO DEI MORTI) (pag 60-61)
Gli egizi credevano nella continuazione della vita dopo la morte.
All’inizio solo i faraoni avevano questo privilegio poi, con il Medio e il Nuovo Regno, si estese a tutti il popolo.
il cadavere veniva imbalsamato
percorreva un lungo viaggio finchè giungeva davanti a Osiride
qui 42 giudici valutavano il suo comportamento avuto in vita: su un piatto della bilancia veniva posto il cuore e sull’altro una piuma; se il cuore pesava più della piuma veniva divorato da un mostro se invece era più leggero otteneva l’immortalità e veniva accompagnato da Osiride nel regno dei morti.
Quindi solo i buoni avevano diritto all’immortalità.

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